La radice di robbia o tintoria, chiamata anche Manjistha, è una delle piante tintorie più importanti conosciuta fin dall'antichità e veniva utilizzata come sostituto erboristico della porpora. La parte colorante della pianta è la radice, che contiene coloranti antrachinonici naturali come alizarina, rubiadina, purpurina, ecc.

Nella cosmetica moderna, la polvere della radice di robbia viene utilizzata principalmente per la colorazione dei capelli. Ha un colore violaceo/rosato, causato dalla presenza di purpurina e ha la particolarità di accentuare le tonalità fredde del rosso. Rispetto alla polvere di lawsonia (hennè rosso), la robbia ha un potere riflessante molto inferiore e proprio per questo viene utilizzata principalmente mescolata con altre polveri tintorie:

• Miscelato con l'henné il colore si intensifica e tende ad un tono ciliegia con meno sfumature ramate.
• In combinazione con camomilla o rabarbaro si ottiene un tono più pesca.

Modo d'uso:

• Mescolare la quantità necessaria di polvere con acqua calda per creare una pasta cremosa.
• Lasciare riposare il composto per circa 30 minuti.
• Nel frattempo lavare e asciugare i capelli.
• Quindi applicare generosamente la pasta dalle radici alle lunghezze dei capelli, coprire con pellicola trasparente e lasciare in posa per 30-120 minuti.
• Successivamente risciacquare abbondantemente con acqua e asciugare come di consueto.